...

Templi dell’Umanità, Arte nel Cuore della Terra

 
 
Iniziato in gran segreto nel 1978 e situato a Vidracco, ai piedi delle Alpi piemontesi, I Templi dell’Umanità sono la più grande costruzione sotterranea del mondo, interamente compiuta dall’uomo.

La sua creazione si deve a Oberto Airaudi, fondatore della Federazione delle Comunità spirituali Damanhur.
Una sera di agosto interpretò la visione di una stella cadente, come il segno che era giunto il momento e per 16 anni, i damanhuriani hanno scavato con il solo ausilio di picconi e secchi scendendo nel cuore della montagna, costruendo I Templi dell’Umanità.

Oggi considerato luogo d’interesse storico e antropologico, nel 1992 tutto rischia di essere demolito a causa di una lettera anonima che informava i Carabinieri dell’esistenza del tempio. Le forze dell’ordine costrinsero Oberto Airaudi a mostrar loro l’accesso, ma una volta dentro rimasero colpiti a tal punto, che lo stesso procuratore si offrì di dare un contributo perché tutto non andasse distrutto.

Non mancarono forti pressioni alle quali i damanhuriani dovettero resistere per mantenere vivo il loro sogno e solo nel 1996, grazie all’intervento della Sovrintendenza delle Belle Arti, I Templi dell’Umanità furono legalmente riconosciuti.

Disposto su cinque livelli, il tempio s’immerge nella terra raggiungendo 72 metri di profondità e un volume complessivo di 8.500 metri cubi.

Al suo interno si trovano 7 sale principali, ognuna delle quali a simboleggiare la storia e i principi sui quali si basa il credo della comunità e così, nel Tempio Azzurro è rappresenta “La Stella”, ovvero la diciassettesima carta degli arcani maggiori dei tarocchi, nella quale è raffigurata una donna nuda, qui riprodotta attraverso un mosaico e posta al centro del pavimento come dedica alla nascita dei Templi.

I Templi dell'Umanità - TEMPIO AZZURRO
TEMPIO AZZURRO

 

Il Labirinto, decorato con statue e dipinti è consacrato all’armonia e all’unione, metafora del percorso è traghettare attraverso la storia dell’uomo.

Templi dell'Umanità - IL LABIRINTO
IL LABIRINTO

 

La Sala delle Sfere, anch’essa ricca di sculture, mosaici, dipinti e dove sono presenti otto sfere, che i damanhuriani dicono contenenti “liquidi alchemici”, viene utilizzata per le meditazioni e per entrare in contatto con “intelligenze non terrestri”.

Templi dell'Umanità - SALA DELLE SFERE
SALA DELLE SFERE

 

Otto finestre raffiguranti volti, ciascuno come allegoria di un età della vita, è la composizione della Sala dei Metalli, che a simbolo del tempo, presenta colonne poste al centro e raffiguranti alberi evocando il concetto dell’immortalità.

Templi dell'Umanità - SALA DEI METALLI
SALA DEI METALLI

 

A 30 metri di profondità, vi è la Sala della Terra dove si svolgono meditazioni anche di gruppo. Un tripudio di colori, dipinti e sculture a raccontare la storia dell’uomo secondo la visione damanhuriana.

Templi dell'Umanità - SALA DELLA TERRA
SALA DELLA TERRA

 

Dedicata al “Principio Femminile” è la Sala dell’Acqua, illuminata da una luce azzurra e con l’altare scavato nella roccia; è il luogo dove entrare in contatto con la propria parte femminile.

Templi dell'Umanità - SALA DELL'ACQUA
SALA DELL’ACQUA

 

Infine, la Sala degli Specchi a celebrare la rinascita dell’Essere Umano.
Dedicata a pratiche spirituali, matrimoni e alla meditazione, è strutturata in modo tale da creare giochi di riflessi con la luce che penetra della cupola sovrastante, realizzata in stile Tiffany.

Templi dell'Umanità - SALA DEGLI SPECCHI
SALA DEGLI SPECCHI

 

La comunità Damanhur deve il suo nome alla città egiziana situata a circa 70 km da Alessandria e un tempo, custode di un tempio dedicato a Horus, divinità le cui rappresentazioni risalgono al IV millennio a.C..

Deceduto nel 2013, Oberto Airaudi aveva infatti in precedenza fondato il Centro Horus, praticando pranoterapia e selfica, una disciplina secondo cui è possibile concentrare e guidare energie vitali, attraverso l’utilizzo di colori, metalli e minerali.

Nucleo della filosofia damanhuriana – i quali membri lasciano il nome di battesimo per adottarne uno legato al mondo animale o vegetale, Falco Tarassaco era infatti quello adottato dal fondatore – è vedere l’uomo come possessore della “scintilla divina” e risvegliarla attraverso attività spirituali e artistiche.

Con centri presenti in altre città italiane ed estere, la Federazione Damanhur si definisce una comunità eco-spirituale, in quanto il rispetto per l’ambiente è uno dei cardini sui quali si fonda.

Dalla predilezione per la medicina naturale, alla cosiddetta green building, i damanhuriani praticano metodi di coltura e allevamento biologici, attraverso l’utilizzo e lo sviluppo di tecnologie che consentano loro di svolgere ogni lavoro in modo quanto più ecosostenibile.

Da dire, è che la comunità Damanhur è da sempre anche al centro di polemiche, perché da molti accusata di essere una setta, con tutti i conseguenti aspetti negativi.
Opinioni nate anche dalle testimonianze di ex-membri, che raccontano di abusi psichici, pressioni esercitate sugli adepti al fine di ottenere un progressivo allontanamento di questi, da persone e abitudini dellavita precedente“; seguaci che troverebbero ostacoli nell’abbandonare la comunità, nonché difficoltà nel successivo reinserimento nella società.

Per capire dove sia la verità, probabilmente servirebbe l’esperienza personale, ma certo è, che con I Templi dell’Umanità è stato creato un luogo dal valore architettonico e artistico straordinario e difatti, visitato da migliaia di turisti ogni anno.
 
 
 
 

Skip to content