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Sardegna: Le feste tradizionali più celebrate

 
 
La Sardegna è una delle mete più ricercate per trascorrere le vacanze, non solo dagli italiani ma anche da milioni di turisti provenienti da ogni parte del pianeta, che in vari periodi dell’anno prendono letteralmente d’assalto l’isola. E a buon diritto data la bellezza del territorio: paesaggi mozzafiato, natura incontaminata, le montagne della regione del Gennargentu, il mare cristallino con alcune delle spiagge più alla moda del mondo, come Porto Cervo ad Arzachena e Porto Rotondo a Olbia. A tutto questo si aggiunge l’ottima cucina (il famoso pane carasau o i malloreddus) e soprattutto feste e tradizioni secolari che consentono di immergersi pienamente nella meravigliosa cultura sarda. Ogni anno ci sono moltissime celebrazioni, laiche e religiose, che confermano quanto questa regione sia legata alle sue radici.

 

La festa di Sant’Antonio Abate

La leggenda legata a Sant’Antonio vuole che il Santo rubò il fuoco dall’inferno per darlo agli uomini affinché potessero dare calore alla terra. I festeggiamenti iniziano la notte del 16 gennaio e nei giorni precedenti, vengono fatte enormi cataste di legna ed una volta incendiate, le pire vengono benedette dal parroco, dopodiché intorno ai falò si festeggia ballando, arrostendo carne e bevendo vino.

Affascinante e ricca di bellezze naturali, la Sardegna ha mantenuto un forte legame con la sua storia. Un passato rievocato attraverso numerose celebrazioni, che consentono di immergersi nella sua meravigliosa cultura. (terzopianeta.info)

 

Le feste e le ricorrenze legate al Carnevale

E’ festeggiato in varie parti dell’isola ed ovunque si tinge di mille colori. L’ultima domenica di Carnevale e poi il Martedì Grasso, ad Oristano si tiene la Sartiglia, dal castigliano Sortija, che a sua volta ha origine dal latino sorticola, anello, diminutivo di sors, fortuna. Le origini della giostra sono antichissime, affondano negli antichi tornei cavallereschi militari e la prima edizione risale al 1546. Si svolge nel centro storico della città e consiste in una corsa che vede i cavalieri lanciati a gran velocità sui destrieri tentare di centrare i bersagli che si trovano appesi a nastri verdi e sono detti stelle. Vince chi riesce a centrare la stella e, quante più stelle vengono catturate, tanto migliore sarà il raccolto.

A Santu Lussurgiu, c’è invece la tradizionale corsa di cavalli in costume. Le maschere tradizionali agro-pastorali sono invece tipiche della Barbagia. Invece la sfilata dei carri allegorici più grande di tutta la Sardegna si svolge a Tempio Pausania. È uno degli eventi più popolari dell’isola, durante il quale viene bruciata l’effige di Re Giorgio, proprio come auspicio per un buon raccolto. A Cagliari il Martedì Santo viene bruciato il pupazzo di stracci, Ciancioffali.

Affascinante e ricca di bellezze naturali, la Sardegna ha mantenuto un forte legame con la sua storia. Un passato rievocato attraverso numerose celebrazioni, che consentono di immergersi nella sua meravigliosa cultura. (terzopianeta.info)

 

I riti della Settimana Santa

I giorni prima della Pasqua vengono scanditi da vari riti e manifestazioni: si tratta soprattutto di processioni. A Cagliari si svolge la Processione dei Misteri, durante la quale vengono portate 7 statue lignee in un percorso che vede coinvolte 7 chiese del centro storico, che stanno proprio a rappresentare le 7 stazioni della Via Crucis.

A Castel Sardo ha luogo, invece, la Processione dei Misteri che viene chiamata Lunissanti (proprio perché viene svolta il Lunedì Santo). Ad Alghero c’è la Desclavement, un suggestivo corteo di fedeli che sfilano dietro il Crocefisso con delle torce in mano. Nella città è possibile notare le lampade rosse che addobbano qualsiasi angolo cittadino.

Ad Orosei e ad Oliena c’è il tradizionale incontro fra il Cristo Risorto e la Madonna. Ad Iglesias la tradizionale processione del Venerdì Santo (processione del Descenso).

 

La sagra di Sant’Efisio a Cagliari

Si celebra il Primo Maggio ed è una tradizione che va avanti dal 1656. In quell’anno, infatti, Cagliari, reduce da 4 anni di pestilenza, promise a Sant’Efisio una processione nei luoghi del suo martirio, se la peste fosse stata finalmente debellata. Da quel momento fu così ed il rito è mantenuto ancora oggi.

La processione, con carri trainati da buoi e cavalli adornati a festa, avviene dalla Chiesa di Sant’Efisio fino al luogo del martirio, cioè il borgo di Pula. Ma la statua del Santo non si ferma qui: viene poi trasportata a Nora nella chiesetta sulla spiaggia di Pula. Solo il 4 maggio la statua torna nella Chiesa a Cagliari, dopo questo ‘pellegrinaggio’.

Affascinante e ricca di bellezze naturali, la Sardegna ha mantenuto un forte legame con la sua storia. Un passato rievocato attraverso numerose celebrazioni, che consentono di immergersi nella sua meravigliosa cultura. (terzopianeta.info)

 

La festa di San Simplicio

Le celebrazioni per il Santo Patrono si svolgono dal 13 al 18 maggio ad Olbia. In particolare il 15 maggio ha luogo la processione in onore del Santo a cui partecipano gruppi di persone che provengono da tutta la Sardegna.

Affascinante e ricca di bellezze naturali, la Sardegna ha mantenuto un forte legame con la sua storia. Un passato rievocato attraverso numerose celebrazioni, che consentono di immergersi nella sua meravigliosa cultura. (terzopianeta.info)

 

La Cavalcata sarda a Sassari

La tradizione risale al 20 aprile 1899, quando Umberto I e Margherita di Savoia giunsero a Sassari per l’inaugurazione del monumento a Vittorio Emanuele II. Durante la manifestazione, che si tiene a Sassari la penultima domenica del mese di maggio, giungono persone da tutta la Sardegna che sfilano a piedi o a cavallo o su carri addobbati a festa (traccas).

I cavalieri indossano i costumi tradizionali e sfilano in piazza compiendo acrobazie, le ‘pariglie’, con in sottofondo canti e balli della tradizione sarda. Nel corso della giornata vengono anche fatti assaggiati al pubblico pane e dolci tipici.

Affascinante e ricca di bellezze naturali, la Sardegna ha mantenuto un forte legame con la sua storia. Un passato rievocato attraverso numerose celebrazioni, che consentono di immergersi nella sua meravigliosa cultura. (terzopianeta.info)

Affascinante e ricca di bellezze naturali, la Sardegna ha mantenuto un forte legame con la sua storia. Un passato rievocato attraverso numerose celebrazioni, che consentono di immergersi nella sua meravigliosa cultura. (terzopianeta.info)

 

S’Ardia a Sedilo

Il 6 e il 7 luglio si disputa una corsa a cavallo a Sedilo. Si tratta dell’Ardia, che significa “montare di guardia girando” ed è un culto nato per celebrare San Costantino (che è rappresentato proprio come un fantino). Viene riprodotta la vittoria dell’imperatore Costantino I su Massenzio nella Battaglia di Ponte Milvio del 312. Durante la corsa dei cavalli, quest’ultima è accompagnata da spari e urla della folla.

Affascinante e ricca di bellezze naturali, la Sardegna ha mantenuto un forte legame con la sua storia. Un passato rievocato attraverso numerose celebrazioni, che consentono di immergersi nella sua meravigliosa cultura. (terzopianeta.info)

 

Faradda de li candelieri a Sassari

È una festa chiamata anche ‘Festha Manna’, ossia festa grande, che si svolge il 14 agosto. Anche in questo caso, la tradizione è nata per un voto fatto dai cittadini di Sassari nei confronti della Vergine Assunta per allontanare la peste. La tradizione, infatti, va avanti sin dal 1582.

Si chiama Faradda dal dialetto ‘discesa’, poiché durante la festa ci sono otto persone che ballano portando a spalla nove candelieri (con pesi dai 200 ai 400 chili) fino ad arrivare alla Chiesa di Santa Maria di Betlemme.

Affascinante e ricca di bellezze naturali, la Sardegna ha mantenuto un forte legame con la sua storia. Un passato rievocato attraverso numerose celebrazioni, che consentono di immergersi nella sua meravigliosa cultura. (terzopianeta.info)

 

La sagra del Redentore a Nuoro

Questa festa si svolge l’ultima settimana di agosto. La celebrazione religiosa avviene sotto la statua del Redentore sul Monte Ortobene e la processione si svolge proprio nei pressi di questo monte, regalando a chi vi partecipa una vista con un paesaggio mozzafiato.
Durante la festa accorrono migliaia di persone da tutta l’isola con i costumi tradizionali. Ad accompagnare tutto l’evento ci sono gruppi folkloristici che si esibiscono in balli sotto le note della musica delle fisarmoniche tradizionali, le ‘launeddas’.

Affascinante e ricca di bellezze naturali, la Sardegna ha mantenuto un forte legame con la sua storia. Un passato rievocato attraverso numerose celebrazioni, che consentono di immergersi nella sua meravigliosa cultura. (terzopianeta.info)

La festa di San Raimondo Nonnato

Le celebrazioni per questo Santo avvengono a Bono, in provincia di Sassari, a fine agosto. Durante la processione, tutta la popolazione accompagna un carro dove si trova una grande zucca che, davanti alla Chiesa di San Raimondo, viene fatta rotolare giù dalla collina. Questo gesto viene fatto per ricordare quando, alla fine del ‘700, il comune si era imposto contro il potere regio.

 

La corsa degli Scalzi a Cabras

Cabras è un paese in provincia di Oristano. Proprio qui il primo sabato di settembre si tiene la tradizionale corsa degli scalzi. La manifestazione si chiama così proprio perché, nel paese, i giovani vestiti di bianco trasportano la statua di San Salvatore a piedi nudi sino al santuario. L’evento vuole rievocare un episodio in cui gli abitanti del luogo, sopravvissuti agli attacchi dei Saraceni, tornarono a recuperare la statua del loro Santo Patrono che era stata derubata dai nemici.

Affascinante e ricca di bellezze naturali, la Sardegna ha mantenuto un forte legame con la sua storia. Un passato rievocato attraverso numerose celebrazioni, che consentono di immergersi nella sua meravigliosa cultura. (terzopianeta.info)
 

Su Prugadoriu

È una ricorrenza che si svolge a Seui, fra la festa di Ognissanti e la Commemorazione dei defunti. Rievoca alla memoria l’usanza dei bambini di andare per le case e chiedere un’offerta per le anime del Purgatorio, alleviando così le loro pene. Durante le celebrazioni vengono allestiti mercatini artigianali dove è possibile acquistare prodotti enogastronomici della tradizione culinaria sarda. Nell’affascinante cornice del borgo medievale, il tutto è accompagnato da balli e musica tipici sardi.

Affascinante e ricca di bellezze naturali, la Sardegna ha mantenuto un forte legame con la sua storia. Un passato rievocato attraverso numerose celebrazioni, che consentono di immergersi nella sua meravigliosa cultura. (terzopianeta.info)
 
 
 
 

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