Ponza, alla scoperta di un isola dagli scenari incantevoli
Gli scenari che si aprono agli occhi di chi visita l’isola di Ponza sono davvero meravigliosi. Sia facendo un giro in barca che compiendo un’escursione a piedi, ci si può rendere conto di come ci si ritrovi di fronte a paesaggi mozzafiato. Ecco perché una vacanza a Ponza può essere davvero l’ideale per chi vuole trascorrere un periodo in mezzo alla natura, ma anche per chi vuole fare i conti con le molte trasformazioni storiche di un luogo che ha davvero tanto da raccontare.
La vegetazione dell’isola di Ponza è quella tipica del paesaggio mediterraneo. Troviamo infatti piante come la ginestra, il corbezzolo, il leccio, il lentisco e la palma nana. Nelle sue grotte sottomarine possiamo rintracciare una fauna relativa a diverse specie, come le spugne, i falsi coralli, le rose di mare e le foche monache.
La storia dell’isola di Ponza
Secondo le testimonianze storiche, i primi insediamenti dell’uomo sull’isola sono da far risalire all’Età del Bronzo Antico e al Neolitico. Sono stati infatti ritrovati villaggi di capanne e reperti che risalgono proprio a queste epoche. I Fenici raggiunsero l’isola tra il XII e l’XI secolo a.C. Nel 312 a.C. Ponza diventò colonia romana e proprio in questo periodo fu realizzato nel territorio un complesso sistema idrico che si basava sulla posizione particolarmente favorevole dell’isola all’interno del Mar Tirreno.
All’epoca della prima diffusione della religione cristiana, l’isola rappresentò per molti un luogo per sfuggire alle persecuzioni. Molti monaci ed eremiti trovarono a Ponza il luogo ideale per vivere nella meditazione. Infatti fondarono diverse chiese e monasteri, tra i quali possiamo ricordare l’Abbazia Benedettina di Santa Maria.
Nel corso del tempo Ponza fu dominata dai Saraceni, dagli Aragonesi e fu sconvolta dalle scorrerie dei pirati. Negli anni della Rivoluzione Francese e della discesa di Napoleone in Italia, Ponza aderì al governo della Repubblica Partenopea proclamata da Napoli. Nel 1808 l’isola diventò Comune. Nel 1861 Ponza fu annessa al Regno d’Italia e qui furono confinati gli oppositori più pericolosi del fascismo nel periodo di Mussolini. Proprio il duce nel 1943 risiedette a Ponza come prigioniero.
Le grotte di Pilato
Le grotte di Pilato costituiscono un grande complesso archeologico subacqueo, le cui origini si fanno risalire al I secolo a.C. Queste grotte si chiamano di Pilato, secondo ciò che ci racconta una leggenda. Si narra che Pilato di Giudea, il rampollo di una nobile famiglia romana, fu inviato a Ponza per sedare una rivolta. In realtà sarebbe stata tutta una scusa per tenerlo lontano dai guai, in quanto il giovane era piuttosto scapestrato.
Pilato riuscì nell’intento di sedare i ribelli e ottenne il titolo glorifico di Ponzio. Alla fine il Senato gli assegnò il grado di governatore e lo inviò in Palestina per sconfiggere gli Ebrei che si erano ribellati. Le grotte di Ponzio Pilato venivano utilizzate per l’allevamento dei pesci, soprattutto per l’allevamento delle murene.
Attraverso una scala, le vasche erano integrate con una dimora imperiale romana, che quasi sicuramente apparteneva all’imperatore Ottaviano Augusto. Tutto il complesso era rappresentano fin dall’origine da cinque vasche scavate nella roccia e collegate tra di esse da vari cunicoli sottomarini.
Nelle nicchie scavate venivano poste anche statue di divinità pagane. Particolarmente importante era la statua di Apollo o di Dionisio posta nella grotta principale. Data la presenza di queste statue di divinità, si pensa che il complesso sottomarino venisse utilizzato anche per celebrazioni di carattere religioso.
Le spiagge dell’isola di Ponza
L’isola di Ponza è la meta ideale anche per chi vuole trascorrere una vacanza balneare. Infatti tutta l’isola è composta da 41 chilometri di costa compresa tra il Faraglione La Guardia e la Punta dell’Incenso. In tutti questi chilometri di costa possiamo rintracciare splendide località balneari. Fra queste possiamo ricordare, ad esempio la Cala dell’Acqua. Questa spiaggia è chiamata così perché presenta ampie zone scavate nella roccia, da cui filtra l’acqua.
E poi ancora davvero splendide sono la Cala Cecata e la Cala Fonte. La prima è una vera e propria zona turistica con un panorama incredibile, anche se negli ultimi anni non è stata molto curata. La seconda è costituita da un’insenatura, dalla forma simile ad un piccolo porto e che garantisce una vista mozzafiato sul promontorio del Circeo.
Altre spiagge famose di Ponza sono Cala Gaetano, Cala Inferno, Cala dello Schiavone e la Baia del Fortino. La Cala Gaetano è accessibile soltanto via mare, attraverso l’uso di imbarcazioni private o per mezzo di servizi navetta che partono direttamente dal porto di Ponza. Anche la Cala dello Schiavone è raggiungibile soltanto via mare. Si caratterizza per una grande distesa di sassi e ghiaia.
La Cala Inferno è sovrastata da una parete bianca a picco sul mare. Su questo luogo sono state costruite delle abitazioni molto gradevoli, attraversate da stradine tipiche. Nella Cala Inferno si può ammirare un cunicolo dell’acquedotto greco romano. La Baia del Fortino si distingue per una fortezza che è stata costruita nel 1813. Si compone da scogli di tufo di solito molto apprezzati per stendersi a prendere il sole.
Una delle spiagge più famose è quella di Frontone. Il suo nome deriva dalla presenza di una roccia bianca simile ad un frontone tipico di un tempio greco. È una spiaggia caratteristica per la vita mondana organizzata sull’isola anche con aperitivi. In ogni caso è difficile raggiungerla via terra, perché si deve percorrere un sentiero molto difficile.
Arte e monumenti nell’isola di Ponza
L’isola di Ponza è ideale anche per chi vuole andare alla scoperta di forme d’arte e caratteristici monumenti. Particolarmente importanti sono alcuni edifici sacri. Per esempio possiamo ricordare la chiesa della Madonna Assunta, che è stata edificata nel 1772 da alcuni coloni che provenivano da Torre del Greco. All’interno della chiesa, opere d’arte di straordinaria bellezza, come la tela che raffigura la Madonna dell’Assunta.
Meravigliosa anche la chiesa dei Santi Silverio e Domitilla. Questo edificio sacro è stato costruito intorno al 1775 per volontà di Ferdinando IV di Borbone, che allora era governatore. È stato realizzato con pietre di tufo e la cupola centrale riporta gli affreschi del pittore Mancini, con le immagini della vita dei Santi.
La chiesa di San Giuseppe, che si sviluppa su una sola navata, è caratterizzata per un sagrato molto particolare, dalla forma della prua di una nave che si estende verso la pianura di Santa Maria. Da ricordare ancora la chiesa della Madonna della Civita, costruita nel 1954.
Di grande interesse sono la Torre dei Borboni e il Fortino di Frontone. La prima è stata costruita sui ruderi di un edificio di epoca romana. L’obiettivo era quello di difendere l’isola dagli attacchi dei pirati. Poi fu molto ampliata sotto la dinastia borbonica. Il Fortino di Frontone aveva anch’esso lo scopo di difendere dagli attacchi che arrivavano dal mare. Per questo è stato dotato all’origine di tre cannoni.
Chi visita l’isola di Ponza dovrebbe vedere anche il monumento dei caduti, che è stato costruito in piazza Pisacane nel 1920, per ricordare i militari caduti durante la Prima Guerra Mondiale e i civili che persero la vita nel naufragio del 1918. L’opera è realizzata in marmo ed ha un basamento decorato con dei bassorilievi che riportano alcune scene della Prima Guerra Mondiale. Il monumento dei caduti presenta alla sommità un cippo di circa tre metri.
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