“Il mio angelo”, poesia di Marco Lanternino
La meraviglia dell'amore: L'infinito stupore di un istante inaspettato che si fa eterno. "Il mio angelo", poesia di Marco Lanternino.
L’amore in ogni dove, la raccolta di poesie di Marco Lanternino, è ciò che più si avvicina ad un atto d’amore sincero, vero, di quelli che ti spiazzano per la loro purezza, per la delicatezza del messaggio che portano.
Marco lo conosciamo – e viene spontaneo dopo la lettura rivolgersi così fraternamente a lui – fin dalle primissime pagine, addirittura con una “poesia-manifesto”, avrebbero detto i Futuristi, in cui ci parla di sé, con delicati accenni che ne rivelano un’indole particolarmente speciale.
Le poesie qui raccolte racchiudono il suo mondo, ciò che per lui conta di più: i suoi affetti. Ripercorrendo alcuni momenti della sua vita, particolarmente difficile, ci conduce per mano e “ci presenta”, con un sorriso, tante bellissime persone, perché se qualcuno può far nascere nel profondo parole così emozionanti sicuramente ha un dono speciale da dare agli altri.
Ma non è solo questo. È lo stesso Marco ha saper cogliere con una straordinaria forza la vita che sgorga da ogni attimo, non solo, anche quando essa sembra essere scomparsa, lui riesce a trovarla, lui sa che c’è, e come se scavasse a mani nude tra la sabbia rovente non si arrende e la riporta alla luce, libera di essere se stessa: dissetante, appagante, imprescindibile.
Tuttavia, non sempre è facile affrontare una realtà a tratti fin troppo crudele ed è allora per questo che il verso si fa spesso contorno, quasi introverso, con una punteggiatura insolita ed articolata che costringe il lettore a delle pause di significato, fondamentali per meglio assorbire i suoi versi.
La stessa virgola che spesso si trova dopo la congiunzione “e” crea un vero e proprio momento di rottura: come affacciarsi al bordo di un precipizio, per poi scoprire che sotto non c’è il nulla ma un prato da cui osservare il cielo infinito.
«Rotola cuore, porta con te il mio / amore, fuggi lacrima tutto deve ricominciare.»: tutta la raccolta è costellata di versi magici sull’amore che diventa non solo il tema prediletto, ma una necessità, la fonte primordiale di ogni esistenza, la forza suprema che sola può contrapporsi al male, soprattutto quando è un “male storico”, drammaticamente connaturato alla natura umana.
Per questo probabilmente, ai tantissimi componimenti romantici, nell’accezione più valente, si accompagnano quelli sulla Shoah, sul drammatico impatto che ha avuto non solo sulla vita di chi tragicamente l’ha vissuta, ma anche su quella di chi, dopo, è sopravvissuto, e ha raccontato.
«Non ho bisogno che sia facile, / ho bisogno che ne valga la pena.»: noi tutti siamo figli di un mondo che spesso ci fa chiudere gli occhi per il suo essere impietoso e sadico, ma non è così che supereremo il male, ci dice Marco con la sua poesia.
È facendoci piuttosto portatori dell’amore vero – lo stesso amore che anche Dio sa darci nella Sua infinita e instancabile presenza – che potremo superare tutto, e non solo: diventeremo portatori di quella fratellanza che può davvero salvarlo, questo mondo un po’ perso e tutti allora potremo scoprire la bellezza che è in ognuno di noi.