“La verità”, di Francesco Luca Santo

La verità

di Francesco Luca Santo

La verità sta nei solai abbandonati
nelle pile di libri ammuffiti
negli orologi fermi da secoli
nei capitelli dei monasteri che svettano tra le querce
nei crani sfondati dove abitano i ragni
nella gleba della sapienza oltre il becco dei gabbiani
appollaiati sugli alberi delle navi
sugli steli della solitudine
che si allunga nell’anima fino a soffocarla
la verità sta nelle curve d’aria
nelle finestre a mezzogiorno che s’aprono
alla fertilità del sole
nelle parole sussurrate ai morti
quando inciampi nei discorsi
e nei passi della volpe che tiene fra i denti
la preda che dovrà sfamare i cuccioli
nei suoi occhi di diamante spillati e fieri
quando la respiri dalla frigidità delle foglie
dalle rugose membra di un albero la verità
è un campo sconfinato nell’incavatura del tempo
e tu sei il seme che si lascia catturare
in passi d’autunno che scalpicciano le parole
che il mondo frantuma beato in una lenta
e irrazionale eutanasia