“Perché vuoi fare lo scrittore se…”, di Antonio Asmodeo

Giorgio De Chirico (1888-1978), Il Vaticinatore, 1915

 

Perché vuoi fare lo scrittore
se poi ti vendi come un clinex

di Antonio Asmodeo

 

Vorresti fare lo scrittore di vita
e sei chiuso in uno sgabuzzino
davanti a un monitor, con finti eroi.
Vorresti capire se scrivi come un Dio
ma compri il manuale dello scrittore vincente.
Che diavolo pensi di fare?
Mailer andava in giro Nudo e morto
scriveva al Greenwich Village
faceva la guerra!
Faulkner barcollava per New Orleans
e i suoi amici erano Anderson
I suoi miti i maestri eterni
tra loro Pound e Joyce
e mille volti di chi non ce l’ha fatta.
Da ogni parola un saggio
ad ogni gesto un film!
E tu ti senti scrittore,
perché hai migliaia di figurine
raccattate come Goebbels
nella grande propaganda della tua vita.
Ogni azione una congiura,
ogni tuo passo una programma,
ogni tuo saluto un obiettivo.
Ma vuoi fare lo scrittore.
Devi fare lo scrittore.
Ma intanto compri libri vincenti
seguendo strade già battute
come un cinghiale esperto,
nella propaganda svenevole della tua vanità.
Ti senti scrittore perché
ci credi.
Perché lo vuoi.
Smettila di fare lo scrittore,
se davvero non senti la rabbia.
Se hai tempo per farti corteggiare.
Se hai tempo per inseguire i lettori.
Smetti.
Ci sono troppi scrittori al mondo
e poco tempo per leggerli tutti.

 
 
 
 

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