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“Mi ritrovo qui”, di Francesco Luca Santo

 

Mi ritrovo qui

di Francesco Luca Santo

 

Mi ritrovo qui in quest’attimo
limato da pensieri indolenti
che vogliono sfogo tra le mie mani ferite
dove sei alba metallica
che hai ghiacciato il mio cuore
eri una vestale immacolata
dentro le mie notti di neve
ora cammini su calde lenzuola
che non ti appartengono
e non sono di lino ma neppure di vento
ho guardato a ritroso dentro
gli schemi del vento infernale
e l’aria si è accesa come un cerino all’idrogeno
non ci saranno monti Iblei né Nilo in piena
per questa mia pelle arida depravata
da tal depravazione di intenti
morderò le fauci delle tue sacre idee
dandomi un attimo per annientare il gas
che vuole stuprare le mie ansie
no amore non danzeremo più
tra la cera dell’altare di Emmaus
non feconderemo più le nostre carni
con prelibate notti di ebbrezze
diverremo robot arrugginiti
lasciati in pasto al tempo
che farà di noi celestiali carcasse felici.

 
 
 
 

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