
“Inno alla vita e sangue d’ebano”, poesia di Mirela Stillitano
Inno alla vita e sangue d’ebano
di Mirela Stillitano
Quando la notte pizzica l’arpa del cielo
,
e lunghe dita fosche mimano le ombre,
inno alla vita e sangue d’ebano,
a tentoni
tra le costole
e il muscolo del dolore
cosa cerchi?
Trasparenza all’imbrunire,
pasto
di bellezza e strazio,
strilli di bile
e indulgenti sorrisi,
svolazzare di falene,
tra i gigli sotto le palpebre,
monosillabo
lunghissimo di soffio vitale:
poesia, che ti offra interamente alla discordia
d’essere zolla riarsa dal sole
o figlia di una costellazione troppo remota
e ti spogli e ti rivesta a suo piacimento
l’anima di soldato sfuggito alla guerra,
senza una patria che attenda il ritorno.
Avere il senso di tutto in uno solo.
Non essere più prestito del sogno
,
tenuto in ostaggio dai vivi.