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“All’inizio della sesta estinzione di massa, nell’insieme uno”, poesia di Marco Bo

 
 

All’inizio della sesta estinzione di massa, nell’insieme uno

di Marco Bo

 
 

Sotto questo grigio cielo di periferia,
seduto ad un’elegante tavolo nouvelle cuisine,
al mio posto assegnato per l’evento di fine anno,
sento battute pesanti, volgari…

Non dico niente,
anzi accenno ad un sorriso poggiato all’angolo della bocca,
perché non si può fare altrimenti,
la festa deve andare avanti…

Sotto questo cielo suburbano,
ognuno ha bisogno del bene che gli viene regalato,
uno ad uno nell’insieme,
come in un tempo antico nei boschi i branchi di lupi.

Il problema adesso è che sotto questo grigio Sole,
l’insieme non c’è più,
il branco si è disperso e siamo rimasti soli,
uno ad uno,
dispersi,
appiccicati a schermi retroilluminati,
che da lontano sembrano fuochi,
ma sono freddi lampi, cicatrici nella notte.

Da nomadi a monadi abbiamo perso il senso
la direzione,
e adesso indossando una spessa corazza,
ed una maschera di presunta autosufficienza,
vaghiamo in apparenza vivi,
eppure di emozioni privi…

Potessi tornare indietro,
e ritrovarmi di nuovo seduto a quel tavolo,
non starei zitto,
ma ormai è tardi,
anche l’ultimo vascello è partito verso la fine del mondo,
ma dimmi tu dov’eri all’inizio della sesta estinzione ?

 
 

Immagine in evidenza: “Face in the Crowd”, Smashmethod (Dan Meyer)

 
 
 
 

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