“Gola di luci”, di Giorgia Deidda
Tomasz Alen Kopera, Reborn, 2011
Gola di luci
di Giorgia Deidda
Era l’ultimo quarto di luna.
Uscii nel bosco ed attraversai il sentiero di pini
Sentendomi toccare dalle gocce di pioggia
Che cadevano dagli alberi anneriti,
e la terra bagnata la sentivo tutta
tra la fragranza del diluvio
e la freschezza dell’aria risanata.
Mi sedetti sull’erba a rimirare le stelle;
Venere formava una gola di luci
Con l’altre costellazioni d’intorno,
e io mi beavo nel cercare di uniformare quei puntini
per costruire il tuo volto,
che già m’andava a tormentare giorno e notte.
E qual miglior bellezza della natura
Che ti addormenta sulle rive d’alba accompagnata,
e ti culla con le sue tramontane e parole
che puoi ascoltare tra strumentazioni d’abeti
e frascichi di pioggia,
o ticchettii di stelle?
Chi ha orecchie per intender, intenda
‘che solo chi sa ascoltare,
potrà divenire tutt’uno
con essa’.
Alcune immagini inserite negli articoli pubblicati su TerzoPianeta.info, sono tratte dalla rete ed impiegate al solo fine informativo. Nel rispetto della proprietà intellettuale, sempre, prima di valutarle di pubblico dominio, vengono effettuate approfondite ricerche del detentore dei diritti d’autore, con l’obiettivo di ottenere autorizzazione all’utilizzo, pertanto, laddove richiesta non fosse avvenuta, seppur metodicamente tentata, si prega comprensione ed invito a domandare immediata rimozione, od inserimento delle credenziali, mediante il modulo presente nella pagina Contatti.