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Cuore di Legno, lirica della poetessa Mirela Stillitano

 
 

Cuore di legno

di Mirela Stillitano

 
 

Simile a qualcosa di divino non sei,

ma hai tutto il delirio corposo del vino

che langue nel bicchiere, sul limitare

d’una sera di fine estate.

Non ti invocherò al rintocco dei Vespri

non piegherò le ginocchia sull’altare

per inquisire la sostanza.

Siederò sulle tue senza cercare

la compassione dello spirito.

Lasciami essere creatura alata

con il cuore di legno.

Accoglimi, plasmata da costola e fango.
Stringi forte le mani – ti assolvo, amore –
intorno al collo reclinato in abbandono

e porta la bocca oltre il perimetro delle stelle
per bere goccia a goccia il sudore

del cielo capovolto in tumulto e spasmo.

 
 
 
 

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