“Ho costruito e distrutto”, di Marcello Di Gianni

Fotografia: ©Marcello Di Gianni

 

Ho costruito e distrutto

di Marcello Di Gianni

 

Ho costruito e distrutto le aurore
che accarezzavo al suo nascere;
ridotto in brandelli le mie gioie
E perso ora fuori dalle mura.

Una triste barca lacerata, laggiù
approda a passi lenti sulla terra,
e conduce a riva cuori e anime
a cercare altre false speranze.

Umido e nebbia impercettibili
Si posano sulle mie guance
Come il destino che si poggia
sulle labbra degli amanti.

Eppure le sfumature invisibili
riesco a percepire nettamente:
il verso degli uccelli compatti,
la neve che si poggia solitaria.

E levandomi sulla punta dei piedi
per occultare i miei duri passi
mi accingo a camminare scalzo
con in mano una croce sbiadita.

Ho costruito e distrutto la brama
di ricercare il senso della morte
e con in mano un ramo sottile
ho già dimenticato dove ho pianto.

 
 
 
 

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