“Con una rosa in mano”, di Marcello Di Gianni
Con una rosa in mano
di Marcello Di Gianni
Questa notte bramo avere le chiavi
Di tutte le città, infiltrarmi in tutte
Scrutarne il fiorire delle lacrime
Degli abitanti sul far della sera;
raccogliere di mattino la rugiada
dai prati, ascoltare il mormorio
dei passanti e il tintinnio della pioggia
che si posa sul cuore senza rumore.
Ho in me un’infinità di prospettive,
l’anima mi chiede mille viaggi
attraverso le fitte nebbie e gli amori
consumati agli angoli delle strade.
E voglio ancora innamorarmi
della neve che si posa innocente
sulle mani, dei silenzi inascoltati
che si arrampicano sugli occhi.
Far splendere di nuovo i tristi fiori
vivere nell’inquietudine dei sogni
mai vissuti, ricucire le ferite
in me, corpo leggera che si innalza.
Sconosciuto al mondo m’incammino
senza meta tra le persone e le cose
con una rosa in mano, abbracciando
del temporale l’affanno di un riparo.
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