Paul Cornoyer, anima romantica dell’impressionismo
Paul Cornoyer, 1903
Artista statunitense asceso all’olimpo della pittura, imprimendo su tela interpretazioni, intrise di romanticismo, di malinconica e solitaria nostalgia, d’orizzonti e strade di Nordamerica ed Europa, Paul Cornoyer nacque il 15 agosto 1864 a Saint Louis, città indipendente del Missouri — in denominazione recante omaggio a Luigi Il Santo, quarantaquattresimo re di Francia e nono della dinastia capetingia — quintogenito di Charles Cornoyer (1820-1871) e Mary Donatine Barada (1824-1899), eredi ambedue di famiglie, proprio del Pays des Lumières, originarie. Sin dalla prima infanzia dimostrando cristallino talento, adolescente intraprese percorso istruttivo alla School of Fine Arts, allora diretta dal paesaggista e dell’istituto ideatore, Halsey Cooley Ives (1847-1911), d’egli nel corso di cammino guadagnando stima e pertanto convinto sostegno quando all’incombere del Novecento, ascoltando vocazione – peraltro già pubblicamente presentata in mostra nel 1887 — si prefissò di partire alla volta di Parigi, all’epoca, oltreché traversata da notevole prosperità economica e sociale a merito del progresso scientifico-tecnologico, tracimante cultura e creatività, magnetica ed imprescindibile meta — qual era di poeti, scrittori, filosofi, musicisti, cineasti, attori, registi teatrali ed esponenti d’ogni area delle arti visive — dove poter sperimentare inedite ed innovative forme espressive: nei café visioni e genialità intrecciano Giovanni Boldini, Luis Buňuel, Jacques Copeau, Dalí, Claude Debussy, Degas, Giuseppe De Nittis, Paul Eluard, André Gide, Juan Gris, Magritte, Joan Mirò, Modigliani, Manuel Angelo Ortiz, Pablo Picasso, Renoir, Toulouse Lautrec, Van Gogh. All’ombra dell’appena inaugurata Torre Eiffel, contando sui modesti risparmi accantonati per tentare esperienza, compì ingresso all’Accademia, sorta nel 1868 a Passage de Panoramas per desiderio del pedagogo, incisore e pittore, Pierre Louis Rodolphe Julian (1839-1907), incontrandovi all’insegnamento personalità come William-Adolphe Bouguereau (1825-1905), Jules Lefebvre (1834-1912), Jean-Joseph Constant (1845-1902) e decine d’allievi destinati a celebrità.
Sensibile all’ammaliante potere del Vecchio Continente, Paul Cornoyer profittò di studi per sfiorarne le meraviglie storiche, naturali ed artisticamente subendo il fascino della rivoluzione estetica espressa dall’Impressionismo — termine con accezione spregiativa coniato dal critico Louis Leroy (1812-1885) — esploso negli anni Sessanta dell’Ottocento e caratterizzata dalla particolare prospettiva, la percettività del movimento, nelle pennellate e ricerca della luce nel risaltare il trascorrere del tempo. Stile interrogando ed offrendone ovviamente propria versione, nel 1892 giunse a Cornoyer riconoscimento dall’American Art Association di Parigi e a distanza d’un biennio, rientrato in patria, ulteriore gratificazione dalla St. Louis Association of Painters and Sculptors ed in medesimo periodo ottenendo inoltre incarico di dipingere un murale per il Planter’s Hotel e nel 1897, d’illustrare pagine del trattato in versi — dichiarato d’interesse storico-culturale — Diamonds in History and Romance, a firma di Louise Ivory Moore.
Svolta però avvenne allorché colto da ammirazione fu William Merritt Chase (1849-1916): originario di Williamsburg, attuale Nineveh, cittadina dell’Indiana, attorno al 1870 traslocò a New York per diventare studente della National Academy of Design, deciso a rispondere a richiamo della pittura non più da autodidatta e guida trovandovi Lemuel Everett Wilmarth (1835-1918), ideatore della Art Students League ed insigne professore formatosi alla Royal Academy di Monaco e alla parigina Ecole Des Beaux Arts, rispettivamente assistendo alle lezioni di Wilhelm von Kaulbach (1805-1874) e Jean-Léon Gérôme (1824-1904); avventura si rivelò tuttavia breve poiché necessità familiari lo condussero a Saint Louis e in terra di confluenza di Mississippi e Missouri, ebbe opportunità d’esporre alla National Academy ed altrettanto rapidamente su di sé calamitò l’attenzione di facoltosi collezionisti e mercanti del luogo, ricevendo dai quali, a contraccambio d’opere, occasione di recarsi in Europa: stabilendosi in Germania, ma sfruttando circostanza anche per visitare Italia, Francia, Regno Unito, Spagna e segnatamente, Chase dedizione riversando nella pittura figurativa e di tale sperimentarsi, dapprima alla suddetta accademia bavarese esibì dipinto The Dowager e di ritorno negli Stati Uniti, in crescendo di popolarità, Keying Up – The Court Jester, in mostra al Boston Art Club, poi alla Philadelphia Centennial Exposition, mentre nel 1879, nuovamente in madre patria dopo altro peregrinare lungo la Penisola toccandone le principali città d’arte, all’interno del Tenth Street Studio Building, al 51 di West 10th Street di Manhattan, inaugurò laboratorio e determinante rivelandosi all’espandersi dell’edificio rinomanza di centro avanguardistico; legato vi rimase fino al 1895, al terminare di stagione accogliendo onere ed onore di cattedra alla Pennsylvania Academy of Fine Arts, ateneo in cui, appunto colpito dallo sguardo sul contesto urbano, di Paul Cornoyer collocò acquistato dipinto e così sancendo amicizia, d’intensa corrispondenza segnata e sulla spinta della quale, nel 1898, il missouriano si persuase ad eleggere dimora New York e quindi tramite Chase, entrando in contatto con artisti come Frederick Childe Hassam (1859- 1935) e John Henry Twachtman (1853-1902).
Miscelando peculiarità di pittura tonale, divisionismo, della poetica realista della Scuola Barbizon e precipuamente del summenzionato naturalismo diretto e confidente sull’immediata percezione del vero, Paul Cornoyer conquistò presto fama e adito al novero degli artisti più influenti sulla scena americana, già nel 1902 soglia varcando del leggendario Salmagundi Club — dall’alba risalente al 1871, nell’atelier dello scultore Jonathan Scott Hartley (1845-1912) situato nell’area orientale del Greenwich Village, prossimo a titolo di quartiere bohémien e di fulcro della Beat Generation — e sol considerando seguente ottennio, sommerso fu d’attestazioni, dalla tessera di socio onorario della National Academy of Design all’Evans Prize — premio assegnato all’acquerello di maggior pregio al termine dell’annuale mostra organizzata dall’American Water Color Society — dall’ambito George Inness Jr Prize for Oil Exhibition al Samuel Twybill Shaw Purchase Prize e successivamente a plaudita personale tenuta dal 5 al 22 novembre 1908, all’Albright Museum di Buffalo, il Musée de Saint-Louis — invero parimenti a numerose altre gallerie ed appena alcune citando, Brooklyn Museum, Dallas Museum of Art, Smithsonian Institution e St. Louis Art Museum — ne acquisì quadro universalmente riconosciuto fra i capolavori di Paul Cornoyer, The Plaza After Rain.
Nel 1917, possidente di una residenza a East Gloucester, cittadina portuale del Massachusetts, ubicata fra Essex e Rockport, Paul Cornoyer vi si trasferì definitivamente nel 1917, tenendovi lezioni ed altresì continuando a dipingere, prevedibilmente incrementando in particolare serie di scorci rurali e litoranei, finché al tramontar dei cinquantotto anni, domenica 17 giugno 1923, mirabile parabola concluse.
East Gloucester, 1915: primo piano, da sinistra a destra: Stuart Davis, Paul Cornoyer, Agnes Richmond;
seconda fila: Dolly Sloan, Carl Smith, John Sloan, Alice Beach Winter, Katherine Groschke e Paul Tietjens.
Fotografia: Charles Allan Winter
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