Analisi e commento — accompagnati da dipinti ed illustrazioni di ogni epoca — della Divina Commedia di Dante Alighieri, opera unanimemente riconosciuta quale assoluto capolavoro della Letteratura universale.
Divina Commedia, verso il 7° centenario: Inferno, Canto I, ingresso nell'opera di Dante Alighieri, universalmente riconosciuta come la più importante della letteratura italiana.
Dopo l’incontro con Virgilio, l’apertura del secondo canto avviene al tramonto d’un venerdì santo, durante il quale, Dante, in procinto d’intraprendere la discesa agli inferi, sente la necessità d’invocare le Muse.
Rincuorato dalle parole di Virgilio e posti dunque i suoi passi dietro quelli della spirituale e rassicurante guida, Dante raggiunge la porta dell’inferno: «Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate».
Dante accede al primo cerchio, il limbo, dove stanno gli spiriti magni, ovvero coloro che in vita non ebbero colpa alcuna se non quella di non essere stati battezzati, d’esser pagani o d’esser devoti a differente credo.
Il viaggio di Dante e Virgilio giunge al secondo cerchio, ove sono confinate le anime dei lussuriosi, coloro la cui ragione perì travolta da passional istinto e all’ingresso, ecco apparir Minosse...
Dante, in animo ancora turbato per il sofferto amore di Paolo e Francesca, giunge nel terzo cerchio dove sono confinati i golosi, udendone gli strazianti lamenti, ben prima d'incontrarli.
«Pape Satàn, pape Satàn aleppe!», tuonò mostruosa creatura al veder i due poeti sull'ingresso del IV cerchio e Virgilio, al timor d'un Dante intimidito, si premurò d'assicurargli che nulla avrebbe potuto impedir loro di proseguir cammino.…
Dante e Virgilio proseguono avventuroso cammino giungendo sulle rive paludose del fiume Stige, dove ad accoglierli è l'ira del furioso nocchiere Flegïàs, ma chetato all'istante dal padre d'Enea, si decide a traghettarli fino alle porte…
Il cammino dei due poeti, pare arrestarsi davanti al fallito tentativo d'un contrito Virgilio, di convincer i demoni ad aprir varco per la città di Dite, ma in loro soccorso, giunse il messo celeste...