Flying Seagull, il Circo nei Campi Profughi
Se i grandi della terra dimenticano i bambini, a restituir loro il sorriso sono i Flying Seagull, un gruppo di artisti che porta il circo nei campi profughi.
Clown, musicisti, ballerini, maghi e specialisti, questi sono i Flying Seagull, un progetto che ha come unico obiettivo, quello di regalare ai ragazzi un’occasione per «sentirsi bene, sentirsi matti e allegri», attraverso giochi semplici, facendo leva sul naturale istinto dei bambini, così riuscendo ad abbattere anche le differenze linguistiche.
Non sono mancati iniziali dubbi e incertezza su come sarebbero stati accolti, i bambini avrebbero potuto fraintendere le loro intenzioni, sentendosi magari presi in giro, ma così non è stato – fanno sapere i Gabbiani Volanti – e grandi sorrisi sono stata la risposta dei bambini al grande circo.
«I loro occhi scintillano, voglio che si sentano in grado di fare qualsiasi cosa».
A parlare è Ash Perrin, il direttore del circo che nel tempo ha viaggiato in Africa, Asia e tra il 2016 e 17, visitato i campi profughi in Francia, Serbia, Grecia mettendo in scena spettacoli e organizzando workshop, ogni giorno apportando variazioni e nuove situazioni di gioco.
«L’unica cosa che non cambia mai, è che ai bambini manca qualcosa di vitale: l’infanzia – afferma Perrin, che ai piccoli si presenta come Bash il Clown, spiegando che la missione dei Flying Seagull è semplicemente quella di – Portare amore, luce e risate a bambini in difficoltà, anche solo per un istante fugace».
Attivi dal 2008, i Flying Seagull organizzano anche spettacoli negli ospedali, visitando bambini con gravi malattie o in fase terminale, così come sessioni dedicate a persone disabili, in presenza degli assistenti, offrendo loro supporto per un indicato uso della creatività a sostegno della comunicazione, della socializzazione e dell’istruzione, oltre ad essere fonte di distrazione.
Effettuano altresì, workshop nelle scuole di comunità rurali, distanti dai centri urbani, regalando ai bambini l’occasione per avvicinarsi all’arte, stimolandone perciò la fantasia e le individualità.
Sul loro sito campeggia lo slogan “We’re Serious About Fun” e sembra davvero che non abbiano dimenticato cosa significa essere bambini e quanto per loro sia serio il divertimento, avere un motivo di fare un sorriso ed è ancora Bash il Clown a descrivere come siano semplici i desideri e le necessità dei più piccoli:
«Anche nelle condizioni più orrende, ai bambini bastano due minuti per rilassarsi, tornare a sorridere e diventare di nuovo bambini. La nostra missione è quella di ricordar loro e a quante più persone possibili, che la loro felicità è importante»
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