Tomek Sętowski: Pittore dei sogni e dell’immaginazione
Città fluttuanti, fiabeschi mondi sommersi, atmosfere romantiche e oniriche, è il poetico Realismo Magico di Tomek Sętowski, autore di ammalianti dipinti, da molti ritenuto fra i più influenti artisti contemporanei.
I viaggi nella terra della fantasia sono per me una caccia al tesoro. La mente è una fabbrica dei sogni. Inventare composizioni monumentali è un tentativo di esistere nel mondo dell’immaginazione, lontano dalla vita di tutti i giorni
Nato il 14 giugno 1961 a Częstochowa, Polonia, Tomek ‘Senti’ Sętowski incontrò la pittura quando aveva solo 3 anni e la passione lo portò a frequentare con profitto l’Accademia delle Belle Arti della sua città natale. Espose per la prima volta nel 1988, alla Galleria Der Sparkasse di Iserlohn, Germania ed immediatamente dopo fecero seguito mostre in Francia, Svezia, Svizzera, Polonia ed il favore della critica, così come l’interesse di numerose gallerie, sia in patria che all’estero, arriva nel 1995, grazie a una collettiva organizzata in strada, denominata Surrealisti Polacchi.
Il definitivo successo sarebbe arrivato appena 3 anni dopo, quando la prestigiosa Stricoff Fine Art Gallery di New York, in cerca di nuovi volti che potessero offrire interpretazioni originali, fra decine di talenti selezionati, decise di puntare su Sętowski. Da allora i suoi dipinti sono stati ospitati in gallerie a Las Vegas, Parigi, nel 2006 a Dubai ed è stato uno dei primi artisti occidentali ad esporre negli Emirati Arabi, esponendo con continuità fino al 2008.
La sua opera conta ormai centinaia di tele, alcune delle quali in mostra permanente nelle newyorkesi Stricoff Fine Art Gallery dove tutto ebbe inizio e CFM Gallery, accanto a capolavori di maestri come Leonor Fini, Michael Parkes, Salvador Dalí al quale è stato più volte accostato, ma che sebbene lo spagnolo, insieme a Hieronymus Bosch ed Esher, abbiano rappresentato una fonte d’ispirazione soprattutto durante gli anni accademici, pittori da Sętowski sentiti maggiormente significativi sono Picasso, Van Gogh e soprattutto Caravaggio.
Intricate composizioni dove case, torri, castelli diventano morbido abito di giganteschi ed estatici personaggi, donne e uomini dai tratti delicati, gentili nelle movenze. Talvolta sinuosi giganti che sovrastano i paesaggi ed altre dove loro stessi si fanno struttura all’interno della sognante cornice dell’irrazionale. Dipinti che per stessa ammissione dell’autore, sono la sua percezione del mondo.
Oggi Tomek Sętowski vive e lavora dividendosi fra Sopot e Częstochowa, città dove nel 2000 ha aperto il Museo dell’Immaginazione, un luogo a metà fra studio e atelier, dove è possibile ammirare pitture, istallazioni, sculture, monili, entrando quindi in contatto con la visione artistica nella sua totalità.
A volte un dipinto può richiedere due anni, spesso lavoro su più dipinti nello stesso momento, per cui quando mi annoio di uno, ho bisogno di spostarmi su un altro, lavoro su una tela finché ne avverto il bisogno, la motivazione, finché sento che c’è qualcosa di mancante, dipingo fintanto provo di poter contribuire artisticamente
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