Dai regimi ai social: Il mondo secondo John Holcroft

 
 
Cinico e sarcastico, John Holcroft non è certo un’artista che ha bisogno di presentazioni, tra i suoi clienti figurano la BBC, testate giornalistiche come il New York Times, il Financial, l’Economist, le sue illustrazioni tra le pagine di libri per bambini della Walker Books, ma la popolarità arriva grazie ad una dissacrante satira alla quale pochi possono sottrarsi e non sentirsi in qualche modo derisi o quando non bastonati.

Regimi e poteri, banche e la brama di denaro, una globalizzazione ch’è divenuta omologazione, l’apparire che avanza l’essere e ancora gli inseparabili smartphone sui quali le teste sono perennemente piegate, ammazzando la parola, il gioco, il contatto con il prossimo e tra manie, deviazioni e brutture, non potevano mancare Facebook, Twitter e i vari social, che sempre più asocial ci fanno diventare, mondi virtuali che rispecchiano il reale e troppo volte usati per dare sfogo a rabbia e rancori, autoproclamarsi giudici e vendere l’anima per un “like”.

Con uno sguardo disincantato e severo, John Holcroft coglie le incongruenze, i disagi, le ipocrisie della nostra società e tutto diventa arte provocatoria che riflette e fa riflettere su temi quantomai attuali, su aspetti della nostra personalità, sulla visione di un mondo del quale noi stessi siamo artifici e che andiamo continuamente a plasmare.
Se per scelta, costrizione o rassegnazione, la risposta è in ognuno di noi.

Nato nel Lancashire, all’età di 9 anni si trasferisce con la famiglia nello Yorkshire dove continua a trascorrere il suo tempo tra disegno e pittura, una passione che una volta conclusi gli studi, a fine anni ’90 lo porterà a fare i primi passi come illustratore freelance.

Durante gli anni Holcroft sperimenta e si reinventa, finché, con l’ausilio del digitale, trova in quest’ormai inconfondibile stile vintage il suo marchio di fabbrica. Immagini che a dispetto della morbidezza delle forme, dei colori che rievocano le illustrazioni degli anni ’50 e ’60, raccontano il tempo in cui viviamo con spietata e lucida ironia.
 
John Holcroft
 

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