Tatuatore, pittore, disegnatore, illustratore, nonché autore d’enormi e particolareggiate opere compiute con materiali assolutamente anticonvenzionali — per i quali le creazioni hanno effimera esistenza — Dino Tomic nacque il 12 ottobre 1988 a Bjelovar, capoluogo situato nella regione settentrionale della Croazia, Paese che, seguendo i genitori, lasciò ad appena quattordici anni stabilendosi a Notodden, cittadina incastonata tra i boschi della Norvegia meridionale, dove, ascoltando passione verso il disegno — coltivata sin dall’infanzia — e il crescente desiderio di approfondire conoscenza, dopo aver frequentato la Kongsberg Videregående Skole, compì ingresso alla facoltà di Design, Arte e Mestieri, della Universitetet i Sørøst-Norge, ateneo in cui più tardi è tornato in veste di Consulente.
Esplorando una vasta gamma di stili e tecniche, perlopiù spaziando tra colori ad olio, acquerelli, acrilici, gesso e nel tempo misurandosi altrettanto con digitale ed aerografo — quest’ultimo assieme a vernici concependo alcuni murales — applicati attingendo a temi fantascientifici, fantasy, horror, senza trascurare il ritratto realistico — presto impugnando anche macchina per tatuaggi e nel 2011 aprendo un proprio studio — in costante ricerca di nuove forme espressive, intorno al 2016, motivato dalla semplice necessità di conceder tregua al polso destro, dolorante a causa delle ore dedicate al disegno, essendosi sin da principio posto obiettivo di realizzare almeno un soggetto al giorno — peraltro evitando di fermarsi, avvalendosi della pari maestria dell’opposta mano — cominciò a sperimentare banale sale alimentare, giungendo a concretizzarw mandala estremamente dettagliati dosandone i granelli sia con le dita, sia mediante coni di carta od appositi contenitori in plastica ed osservando i risultati, metodologia Dino Tomic riprese altresì utilizzando pepe, diverse tipologie di sabbia, successivamente pigmenti termocromici, finanche la polvere da sparo, lasciando al fuoco compito di far emergere le immagini, altrimenti all’acqua, persino piovana, delineandole tramite liquidi idrorepellenti.
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