I mondi ipnotici ed illusori di Peter Kogler
I mondi ipnotici ed illusori
di Peter Kogler
A differenza dell’arte tradizionale che può coinvolgere lo spettatore essenzialmente solo da un punto di vista emozionale, le istallazioni, radicate in movimenti come il Dada, il concettualismo e la performance art, nascono perché le persone possano interagire e immergersi in esse, come lo stesso fanno a loro volta con l’ambiente circostante, sia che si trovino all’interno di mostre, sia in spazi esterni.
Del tutto particolari, sono l’esperienze offerte dalle opere di Peter Kogler, tra i più influenti della scena artistica viennese.
Originario di Innsbruck, nella sua ultratrentennale carriera Kogler ha fatto confluire nella sua arte varie e fra loro distanti discipline, dall’architettura al cinema sperimentale, dalla scultura alla pittura, e da metà degli anni ’80, ha cominciato ad avvalersi anche della tecnologia informatica.
Protagonisti cervelli, lampadine, topi bianchi e formiche che corrono e si rincorrono sulle mura di palazzi o all’interno di labirinti immaginari e proprio quest’ultimi, tra le opere più affascinanti di un artista d’avanguardia, eclettico e visionario.
Legato al minimalismo e alla pop-art, Peter Kogler plasma e trasforma gli ambienti con linee e tubature infinite, che intersecandosi su pavimenti, pareti e soffitti creano una sorta di vorticosi labirinti in cui si ha la sensazione di separarsi dallo spazio e dal tempo, intraprendendo un viaggio ipnotico, in un mondo psichedelico dove la gravità è inesistente e tutto questo, senza necessità di dover assumere particolari sostanze allucinogene.
Senza agire sugli elementi architettonici, Kogler dimostra come semplici elementi grafici siano in grado di cambiare completamente la percezione degli spazi, le superfici sembrano muoversi e abbandonare la realtà bidimensionale, sfidando le certezze legate alla visione prospettica.
Illusioni ottiche ed effetti sonori che gettano l’osservatore all’interno di un disegno di Escher, di Piranesi o sopra la poltrona di un opera di Shigeki Matsuyama, atmosfere oniriche e futuristiche con una grafica, a volte simile a quella che avrebbe un schizzo realizzato da un matita ebbra di follia.
Alcune immagini inserite negli articoli pubblicati su TerzoPianeta.info, sono tratte dalla rete ed impiegate al solo fine informativo. Nel rispetto della proprietà intellettuale, sempre, prima di valutarle di pubblico dominio, vengono effettuate approfondite ricerche del detentore dei diritti d’autore, con l’obiettivo di ottenere autorizzazione all’utilizzo, pertanto, laddove richiesta non fosse avvenuta, seppur metodicamente tentata, si prega comprensione ed invito a domandare immediata rimozione, od inserimento delle credenziali, mediante il modulo presente nella pagina Contatti.