Lonac: Il poetico iperrealismo della street art

 
 
A Cassino, in provincia di Frosinone, nel 2016 ha lasciato una ragazza dall’intenso sguardo nell’eterno preludio di un bacio. Si tratta di Lonac, giovane street artist che dopo essersi fatto conoscere e apprezzare a Zagabria, Croazia, dov’è nato e cresciuto, sta meravigliando il mondo con murales dalle linee morbide, colori brillanti, enormi e soprattutto con una qualità fotorealistica impressionante.

Influenzato dall’arte classica, Lonac è sicuramente fra i più talentuosi della sua generazione, mantiene una sempre evidente vena poetica ed osservando la panoramica dei suoi lavori, si combinano iperrealismo e chiari riferimenti al surrealismo.

La street art, sempre più sta uscendo da quella ch’era un’attività furtiva perché considerata vandalismo e questo, grazie al contributo di tanti artisti che hanno saputo tenerne viva l’evoluzione, sia tecnicamente, sia come mezzo espressivo ed allo stesso tempo, non l’hanno epurata della sua essenza, l’illegalità.

Molte opere infatti, sebbene poi vengano apprezzate e nella maggior parte dei casi protette, come nel caso di Banksy o Ernest Pgnon-Ernest , nascono senza autorizzazione alcuna e Lonac è fra questi.
Nonostante la fama internazionale ormai raggiunta – oltre che in giro per la Croazia e come detto, in Italia, suoi murales si trovano in Bosnia, Cina, Gran Bretagna, Serbia, Stati Uniti, Svizzera – lo zagabrese è tra coloro che armati di bombolette spray, amano muoversi anche ed ancora con lo spirito che fu dei pionieri dell’arte di strada, fuori dalle regole.

Non solo pareti ed edifici però, Lonac realizza anche dipinti e disegni a inchiostro, per mezzo di una meticolosa tecnica del tratteggio incrociato.
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 

Continua con Patrick Commecy