OMS: Nove persone su dieci respirano aria malata
L’aria del nostro pianeta, l’aria che respiriamo tutti i giorni è malata, ormai questo è un dato di fatto e sarà difficile che la situazione possa migliorare nel prossimo futuro perché gli sforzi fatti per combattere alle origini l’inquinamento sembrano non bastare mai.
Immagini di città completamente avvolte in una pesante coltre di smog velenoso sono ormai la normalità, così come persone costrette ad indossare la mascherina protettiva tutte le volte che escono di casa, anche solo per brevi spostamenti. Bambini, anche piccoli, che soffrono di patologie strettamente legate all’aria inquinata sono quasi una regola in certe parti del mondo e non stupiscono più neanche giovani adulti con i polmoni carichi di sostanze inquinanti e in pessimo stato.
Visto che ormai a livello mondiale la maggior parte della popolazione si ritrova a vivere concentrata nei grandi centri urbani, è normale che il problema di come garantire a tutti un posto sano e pulito in cui vivere sia balzato da anni in cima all’agenda politica della stragrande maggioranza dei governi.
Ma che cos’è l’aria malata?
Quando parliamo di aria inquinata a malsana facciamo riferimento a tutto quel vastissimo insieme di sostanze altamente inquinanti e polveri sottili che si infiltrano nell’aria che respiriamo e la rendono tossica, in molti casi addirittura velenosa e potenzialmente letale per gli esseri viventi.
Tutti ormai siamo costretti a confrontarci con questa aria piena di inquinanti che ci fa stare male, non ci fa respirare e a lungo andare crea tutta una lunga serie di patologie croniche con cui dovremo fare i conti per il resto della nostra vita. Il vero problema è che siamo noi stessi, gli esseri umani, che abbiamo causato tutto questo con i nostri comportamenti sbagliati e adesso che siamo davvero in pericolo non sappiamo come porre rimedio ai danni che abbiamo causato.
Maria Neira, direttrice del dipartimento per la salute pubblica dell’Organizzazione Mondiale della Sanità dice: “E’ estremamente importante che tutti i Paesi siano consapevoli di questo grave problema per la salute pubblica; i governi dovrebbero valutare le diverse fonti di inquinamento e cercare di risolvere o almeno mitigare il problema. Tutti noi abbiamo un ruolo in questa catastrofe ambientale e dobbiamo assolutamente impegnarci per ridurre questo prezzo inaccettabile che stiamo pagando, causato dall’esposizione all’inquinamento atmosferico”.
I rischi per la salute sono davvero molteplici: ictus anche in giovane età, problemi cardiaci e cardiovascolari, malattie polmonari anche molto gravi come il cancro e casi di polmonite molto aggressiva nei bambini.
Secondo i dati diffusi dalla stessa Organizzazione Mondiale della Sanità nove persone su dieci respirano aria troppo inquinata che non garantisce nemmeno i minimi e basilari requisiti di salubrità e freschezza. È stato calcolato che nelle grandi metropoli si perdono dai due ai ventiquattro mesi di vita a causa dello smog, un dato davvero allarmante che dovrebbe farci riflettere sulle contromisure da adottare per eliminare, o perlomeno limitare, l’inquinamento cittadino.
Per limitare la nostra esposizione alle sostanze inquinanti ridurre l’uso dell’automobile e controllare le caldaie per evitare la fuoriuscita di fumi tossici è di certo fondamentale ma anche all’intero delle nostre case si nascondono pericolose fonti di inquinamento. Detergenti aggressivi, detersivi, gli stessi mobili che vengono trattati e laccati con agenti chimici molto tossici ed anche le stufe mal funzionanti.
Ovviamente i problemi di inquinamento sono più sentiti nelle grandi città, in cui c’è una maggiore concentrazione di persone e quindi anche di abitazioni e di automobili che emettono gas di scarico molto pericolosi. Soprattutto il traffico veicolare urbano è fonte da sempre di grande preoccupazione per chi combatte l’inquinamento; tubi di scappamento in molti casi non a norma emettono ogni giorno una quantità impressionante di sostanze inquinanti che intasano l’aria, si depositano al suolo ed anche su noi stessi che le città le frequentiamo e le viviamo ogni giorno per i motivi più svariati.
In inverno, quando tutti abbiamo il riscaldamento acceso, il problema diventa davvero enorme perché i fumi che escono dai camini di case, uffici, edifici pubblici, rilasciano in continuazione nell’aria sostanze molto pericolose che penetrano nei nostri polmoni e in generale nel nostro organismo e lì si depositano causando invecchiamento precoce a gravi danni. Basta pensare alle metropoli dell’Asia, in particolare della Cina, che sono avvolte completamente da una cappa giallastra di inquinanti che non lascia scampo, oscura il paesaggio, rende tutto come una massa informe e tossica inavvicinabile.
Anche in Europa, anche nella nostra Italia, l’aria è davvero come una malata grave, che sembra sempre in procinto di passare il punto di non ritorno: Industrie inquinanti che ogni giorno scaricano nell’aria e nell’ambiente i loro rifiuti altamente tossici, roghi illegali di rifiuti non trattati.
Anche nelle campagne ormai l’inquinamento è fuori controllo tra diserbanti, pesticidi ed altri veleni che vengono usati per tenere lontani gli insetti molesti e garantire frutti ed ortaggi appetibili da mercato. I consumatori pretendono frutta e verdura sempre perfetta ma per fare questo purtroppo ci vogliono veleni e prodotti che aiutino le piante a non cadere vittime di malattie ed insetti che arrivano da Paesi lontani ma stanno facendo gravissimi danni alla nostra agricoltura.
Siamo noi stessi che creiamo l’inquinamento
I prodotti che vengono usati nei campi sono tanti e, se da un lato permettono agli agricoltori di ottenere frutta e verdura impeccabili che piacciono al mercato, dall’altro avvelenano la terra ed alla fine arrivano anche nei nostri piatti perché si depositano su frutti ed ortaggi e rischiano di provocare gravi danni al nostro organismo se non i prodotti della terra non vengono lavati molto bene prima di essere consumati.
Proprio la preoccupazione per la elevata presenza di pesticidi e la paura per la salute ha scatenato nei consumatori la voglia di prodotti biologici ed a chilometro zero, cioè strettamente locali, senza troppe manipolazioni e con una filiera il più possibile corta e garantita.
Le recenti mode alimentari come il veganesimo derivano proprio dalla voglia dei consumatori di mangiare prodotti sani, garantiti e genuini che non siano stati lavorati artificialmente dalle industrie, accusate di introdurre nei cibi coloranti e conservanti artificiali. Soprattutto le madri che devono decidere cosa dare da mangiare ai loro figli, scelgono di rivolgersi sempre di più ai prodotti biologici perché hanno paura dei veleni usati in agricoltura, che possano finire nei fragili organismi dei bambini e compromettere la loro corretta crescita.
Tutti sappiamo che tanti veleni usati per rendere più appetibili i prodotti sono dannosi per l’uomo, alcuni addirittura cancerogeni, ma siamo noi stessi con i nostri standard alimentari che pretendono prodotti sempre perfetti ad esigere che vengano usati questi prodotti per lucidare, togliere gli insetti, ingrandire frutta e verdura.
In conclusione possiamo dire che siamo noi stessi che creiamo l’inquinamento sia dell’aria che della terra, che vogliamo prodotti sempre perfetti e senza pecche, quasi finti. Per non inquinare dovremmo forse accettare che esistono anche frutti ed ortaggi non belli, non perfetti, ma molto buoni e più sani e genuini. Riciclare e cercare di non sprecare le risorse naturali, fare meno rifiuti possibile, sono solamente alcuni dei comportamenti corretti che tutti possiamo attuare nel nostro piccolo per dare una mano al nostro pianeta.
Se la salute del pianeta migliora, infatti, staremo tutti meglio e potremo godere ancora a lungo di tutte le bellezze che la nostra Terra ha da offrire e tramandarle alla generazioni future.
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